L’11 novembre scorso al Museo Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, è stata inaugurata la mostra “Transformers”: quattro artisti di fama internazionale, provenienti da diverse parti del mondo, hanno dato vita ad una mostra visionaria e stimolante. Tra queste troviamo “Lampedusa”: una gigantesca boa in polistirolo cui aggrapparsi per salvarsi la vita. L’artista e architetto francese Didier Fiuza Faustino, autore dell’opera, ha voluto sullo sfondo la gigantografia del quadro “La Zattera della Medusa” di Théodore Géricault. Solar Solution, grazie alla sua ventennale esperienza nel settore è riuscita con grande maestria e professionalità ad applicare sulla parete scelta la riproduzione della suddetta opera, riproduzione prodotta da un’altra azienda del territorio, la MyPrint.
Solar Solution è un’ azienda viterbese che dal 1995 opera a livello nazionale nel mercato della vendita ed installazione professionale di sistemi schermanti nel campo dell’edilizia, dell’automotive e dell’arredamento. Da anni, collabora con il Museo Maxxi sia per quanto riguarda le schermature ai vetri tramite le quali, a seconda della mostra in allestimento e alle esigenze dell’artista di turno, si è riusciti ad attivare giochi di luce o più semplicemente ad aumentare o ridurre l’apporto della luce all’interno delle gallerie; sia per allestimenti più complessi e artistici, come quelli effettuati proprio in occasione della recente mostra “Transformers” (in essere fino 28 marzo 2016). Sempre all’interno della stessa mostra, Solar Solution, ha contribuito a realizzare l’opera Cosmos dell’artista coreano Choi Jeong-Hwa: una struttura a specchio affissa al soffitto e dalla quale scende una grande cascata di perle colorate che suggeriscono le costellazioni.
Attraverso le opere dei quattro creatori, la realtà si trasforma in un’altra realtà, che accende la fantasia, stimola la riflessione, invita alla condivisione e all’esperienza, a vedere oltre. Solar Solution è felice ed orgogliosa di aver preso parte a questo progetto internazionale, e di aver portato l’artigianalità e la professionalità viterbese ed italiana all’interno di un contesto artistico e culturale di livello mondiale.